Ci sono voluti quattro anni e un polverone mediatico non indifferente, ma «finalmente» si è chiusa, e in un aula di tribunale, la vicenda giudiziaria che vedeva la sexy barista di Bagnolo Mella L. M. imputata per guida in stato di ebbrezza. Come i più affezionati ricorderanno, era stata fermata nel novembre del 2008 a Manerbio, pizzicata al volante dopo aver alzato un po’ troppo il gomito. Mesi fa, per voce del suo legale Massimiliano Battagliola, aveva chiesto al giudice che la pena fosse commutata con i lavori di pubblica utilità. L. M. , la sexy barista di Bagnolo Mella
E il toto-aggiudicazione si è fatto incalzante: asilo? Canile? Gattile? Le mamme che avevano storto il nasoe annunciato barricate possono stare tranquille. in dirittura d’arrivo si è convenzionata con il tribunale l’associazione «L’arca della Conoscenza, con sede proprio a Bagnolo, che si occupa di prestazioni per lavoro di assistenza a tossicodipendenti e persone affette da Hiv, protezione civile, tutela della flora e della fauna, manutenzione in ospedali e case di riposo, lavori di pubblica utilità. E si è aggiudicata L.
Di cosa si occuperà? In sostanza, come spiega il suo avvocato, ogni lunedì mattina, dalle 9 alle 12 e fino a che non avrà totalizzato le 102 ore disposte dal tribunale, la sexy barista sarà impegnata nei contatti telefonici con le scuole elementari e medie interessate a partecipare alle fattorie didattiche. In sostanza, mansioni di segreteria.
«Finalmente! – esulta la Maggi -. Non vedo l’ora di scontare la pena. Il processo è stato un supplizio, tante associazioni si sono rifiutate di accogliermi a causa della mia notorietà così discussa». Sarà un periodo frenetico, visto che L. , oltre ai lavori socialmente utili, dovrà dedicarsi a un nuovo progetto, l’apertura di un altro bar, Le Cafè 2, a Pavone Mella. Del resto si sa che la divina è anzitutto una donna manager. Sexy, ovviamente. «Lo spazio è molto ampio, soprattutto isolato, così non ci saranno le solite beghe per il chiasso notturno. Devo ancora ultimare i lavori di ristrutturazione, diciamo che sto dando all’ambiente il mio tocco chic, poi recluterò bariste avvenenti. Inaugurerà a febbraio».
I suoi mitici eventi del venerdì sera, ormai imperdibili per ogni maschio beta di Brescia, si trasferiranno a Pavone? «Proprio così. Ma i miei fan non si preoccupino: non intendo trascurare la mia prima creatura, il bar di Bagnolo». Insomma, L. tenterà di avere il dono dell’ubiquità, non per niente la chiamano Divina. Intanto, dovrà scegliere le mise con cui presentarsi all’Arca della Conoscenza. Castigati tailleur o mini inguinali? Chissà se appenderà il suo nuovo calendario (si preannuncia osè ma con classe) in ufficio.
IL CORRIERE DELLA SERA, 14 novembre 2012