Negli anni ha affinato così bene la sua tecnica da essere ormai riconoscibile. Loredano B., il bergamasco che aveva rivelato presunte confessioni raccolte in carcere da Massimo Bossetti sul caso Yara, è stato nuovamente arrestato. A nulla sono servite le parrucche usate per nascondere la sua vera identità. Quando agli investigatori è arrivata la denuncia contro ignoti per il colpo messo a segno il 29 luglio al supermercato «Dipiù» di Gussago, il modus operandi descritto ha fatto subito pensare a B. . I carabinieri di Verolanuova lo hanno prelevato giovedì sera dalla sua abitazione a Grumello e poi lo hanno portato davanti al sostituto procuratore Ambrogio Cassiani per l’interrogatorio.
B. , assistito dall’avvocato Massimiliano Battagliola, ha ammesso di aver compiuto le cinque rapine a lui addebitate. Questa mattina si terrà l’udienza per la convalida del fermo.
IL 53ENNE bergamasco era finito agli arresti nel 2015 con alcuni complici per numerosi raid ai supermercati tra le province di Brescia, Mantova e Bergamo. Prima ancora, nell’ottobre del 2014, lui e la sua banda erano stati arrestati in flagranza durante una rapina a mano armata sempre in un supermercato a Gussago. Ventuno i colpi a loro carico – compiuti tra il 2011 e il 2014 e interrotti solo in occasione dei periodi di detenzione – che avrebbero fruttato circa 130mila euro.
Lo scorso 7 luglio B. , appena uscito dal carcere, si è rimesso all’opera. Parrucca in testa e pistola in mano ha fatto tappa a Gussago, Carpenedolo e Rezzato. Lui che colpiva preferibilmente market della catena Lidl perché privi di videosorveglianza e con pochi addetti alle vendite, è stato immortalato a tradimento da una telecamera di ultima generazione a Rezzato il 10 agosto, dove nel corso della rapina ha rinchiuso nella cella frigorifera i dipendenti del supermercato prima di fuggire con un bottino di 13.500 euro. In quel caso come in tutti gli altri, gli investigatori hanno raccolto le testimonianze dei dipendenti che hanno fornito particolari sulla dinamica, sulla voce, l’aspetto e il travestimento del rapinatore.
ELEMENTI che hanno portato dritti a B. , anche se rintracciarlo non è stato semplice. Il bergamasco, infatti, si era iscritto all’ Aire, l’Anagrafe italiana per i residenti all’estero, indicando la Romania come suo Paese di residenza. I tabulati telefonici hanno rivelato la sua presenza in Italia. Ora si trova nel carcere di Cremona.P.BUI.
Bresciaoggi, 27.08.2016